Qualche giorno fa abbiamo ricevuto un'ottima notizia: abbiamo ottenuto un ulteriore, piccolo finanziamento che ci permetterà di riprendere il lavoro.
Ci siamo fermate, nel mese di marzo, presentando la prima parte della nostra ricerca: cercare di capire cosa é successo nel Salento negli anni '70 e '80, quali sono state le battaglie portate avanti dalle donne, cosa é cambiato grazie a queste lotte.
Oggi abbiamo la possibilità di comprendere quale sia l'eredità di questa storia, di esplorare l'universo delle figlie e delle nipoti delle femministe, di domandarci se sia stato rispettato il patto generazionale. Per farlo, ci stiamo rivolgendo alle nuove generazioni : quella delle trentenni e quella delle adolescenti. Due generazioni che probabilmente vivono e sentono la propria femminilità in maniera molto diversa. Ci stiamo chiedendo, innanzitutto, se le donne oggi si sentono "libere o liberate"... domanda che é stato il filo rosso della narrazione della prima parte di "Le storie che so di lei".
Sarà un lavoro che durerà circa un anno e che coinvolgerà diversi gruppi di donne e alcune classi di istituti scolastici salentini. Ascolteremo altre voci di chi ha vissuto gli anni caldi del femminismo e le confronteremo con quelle di chi quegli anni li ha ritrovati (oppure no) sui libri di scuola o sulle pagine di qualche blog.
Abbiamo appena iniziato e nei prossimi giorni faro' un resoconto di alcuni incontri. Sarà, lo sento, un nuovo, entusiasmante viaggio.