lunedì 29 agosto 2011

Le distanze

 Durante il nostro ultimo incontro, Sandra mi aveva accennato che Pina Nuzzo, delegata nazionale UDI, avrebbe trascorso qualche giorno nel Salento, a fine agosto. Per telefono Pina è stata molto cordiale, da subito disponibile. Mi ha colpito il tono della sua voce, molto rassicurante, amichevole, impressione rafforzatasi durante il nostro incontro. Ho conosciuto Pina questo pomeriggio. Abbiamo parlato dell’idea del documentario, del lavoro già svolto e quello da programmare. Pina conosce bene la geografia del movimento femminista in Puglia, i rapporti tra le diverse città e paesi, ne fa parte integrante, anzi di più.
Delle parole di Pina questo mi ha colpito “La questione femminile è una questione di distanza”. È qualcosa a cui non avevo mai pensato, ma che ha subito illuminato le mie riflessioni sulla questione femminile fatte fino ad ora. Le distanze. Probabilmente anche questo sarà un aspetto da raccontare nel nostro documentario. Sarebbe bello discuterne insieme.

giovedì 11 agosto 2011

Abbiamo bisogno di voi

Il lavoro sul documentario procede. In questi primi mesi, insieme a Ilaria e Manuela, si é riflettuto sul contenuto del film e sul materiale disponibile. Abbiamo avuto diversi incontri, raccolto dei nomi, incontrato gente.
Sandra del Bene è stata e sarà un aiuto fondamentale per noi. Ci ha raccontato, davanti alla telecamera, la storia del “suo” femminismo. Abbiamo fatto delle riprese vicino al Tito Schipa e a casa sua; abbiamo anche delle immagini di una riunione sulla sua terrazza girate la settimana scorsa.  A fine agosto incontreremo Pina Nuzzo.
 
Nelle prossime settimane il lavoro diventerà più articolato.
 “Le storie che so di lei” è un lavoro di ricerca, ma anche, e soprattutto, di racconto attraverso delle immagini. Da una parte, dunque, abbiamo bisogno di persone che abbiano voglia di raccontare e raccontarsi.
L’idea, appunto, è quella di una racconto corale, preciso, con un rigore storico, ma anche emotivo, personale. Questo documentario sarà un lavoro a “tante mani e tanti occhi”, con una direzione precisa, ma “aperto” e democratico. Per questo abbiamo bisogno delle vostre esperienze, che siano politiche oppure più legate alla sfera personale. Ogni testimonianza sarà significativa per la realizzazione del progetto.

Cosa c’è all’inizio del femminismo? Perché le donne salentine hanno sentito il bisogno, la voglia di incontrarsi? Cosa sono i femminismi in una realtà relativamente piccola e del sud? Cosa è successo in quegli anni? Ci sono delle caratteristiche del femminismo a Lecce? Che volto ha? Quali sono i luoghi del femminismo nel Salento?
 
Dall’altra parte abbiamo bisogno anche di fotografie, testi, filmati, ogni cosa che possa raccontare per immagini quel periodo.
 
Scriveteci per qualsiasi iniziativa e idea.