martedì 31 maggio 2011

L'incontro. Come nasce l'idea.


L’avventura di Le storie che so di lei è iniziata lo scorso inverno, quando ho incontrato Ilaria, durante la proiezione di un mio documentario. La sua idea era quella di realizzare un lavoro sul ruolo della Casa delle Donne a Lecce, di raccontare una storia ancora troppo poco conosciuta, di farlo attraverso le immagini, i suoni, la ricerca.
Ilaria ha più o meno la mia età, non ha vissuto, come me, “gli anni caldi” del femminismo, per questo ciò che possiamo conoscere di quel periodo ha un sapore particolare, seducente: ci arriva solo attraverso le forme del racconto e delle fotografie.
Lavorare su una tematica che ci affascina ma che non si conosce abbastanza è una prova difficile, ma stimolante. Ha il sapore della sfida, ma pure, soprattutto, della scoperta.
Ho conosciuto Manuela e Annalisa qualche giorno dopo l’incontro con Ilaria. Sono loro le promotrici dell’iniziativa, delle ragazze di trent’anni che vogliono capire, conoscere, raccontare ancora. Insieme a me, attraverso una telecamera.

Ma chi sono le vere protagoniste del documentario? Le ho incontrate qualche settimana fa, durante una riunione del gruppo. Ho ascoltato le loro storie, le storie che ancora non so, ma soprattutto ho percepito la loro voglia di raccontarsi, sebbene si tratti di  una pagina di storia dura e dolorosa. La storia delle lotte per avere un consultorio a Lecce, la storia, le storie di donne che han manifestato e lottato per diritti calpestati, per conquiste come la contraccezione –oggi cosí scontata, ma arriva da lí,- storie di aborti clandestini e di amori nascosti, di  illusioni e concretezza, di sogni realizzati ma pure di sconfitte.
La storia del femminismo –  da Olympe de Gouges a Carla Lonzi – ha attraversato i decenni e le diverse nazioni e ha toccato realtà grandi e piccole, metropoli e cittadine.
Lecce l’ha vissuta in prima persona ma pochi lo sanno.
Le storie che so di lei vuol dar voce a chi ha interpretato, a chi si è investito, a chi ha cantato questa storia. 
Paola

1 commento:

  1. grazie paola,
    io invece sono convinta che abbiamo trovato la regista e la Donna giusta per realizzare questo nostro progetto.
    volevo ringraziarti, a nome di tutte, per aver accettato la nostra "disperata richiesta" perchè, con te, sono convinta, riusciremo finalmente a dare corpo e anima ai racconti di queste donne (e amiche) fantastiche, perchè non vada perduta e dimenticata per sempre questa importantissima pagina di storia.
    e da qui vogliamo ripartire, noi, stringendo in un pugno i sogni e le conquiste delle donne che ci hanno "liberate" da tante schivitù smascherando la falsa democraticità sui diritti tra uomo e donna, nell'altro, i nostri desideri e quella pazza voglia che ci portiamo dentro di volerli realizzare..
    ..perchè come diceva carla lonzi, "il destino imprevisto del mondo sta nel ricominciare il cammino per percorrerlo con la donna come soggetto".
    ..e dai, che si parte!!!
    manu

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